sabato 30 novembre 2013

Per quanto tempo devo conservare le bollette?


Oggi risponderò ad una delle domande che più frequentemente ci vengono rivolte: Per quanto tempo devo conservare le bollette?”.

Innanzitutto è sempre bene conservare ricevute, bollette, documentazione di contabilità per un certo periodo di tempo. Questo come prova dell’effettivo pagamento a fronte di eventuali e future pretese da parte di qualunque esattore che possa farsi avanti per esigere un indebito pagamento. 
Ovviamente i tempi di conservazione della nostra “preziosa” documentazione variano a seconda del tipo di attestazione di pagamento, del termine di prescrizione dei crediti ai quali il documento si riferisce e, in determinati casi, delle regole previste dalla legge.
Riportiamo i termini minimi per conservare i “documenti” più comunemente detenuti:

Tasse:
  • canone RAI: 10 anni;
  • tassa rifiuti: 5 anni;
  • ricevute spese detraibili (per es. spese scolastiche, per cure mediche ecc): 5 anni a partire dall’ anno successivo rispetto a quello della dichiarazione di riferimento;
  • ricevute imposte: 5 anni a partire dall’anno successivo a quello della dichiarazione di riferimento;
  • bollo auto: 3 anni oltre l’anno cui il pagamento si riferisce.
Abitazione:
  • ricevute affitto: 5 anni;
  • ricevute di spese condominiali: 5 anni;
  • multe e contravvenzioni: 5 anni;
  • bollette relative alle utenze domestiche (luce, acqua, gas, telefono): 5 anni;
Acquisti e spese varie :
  • scontrini: per la durata della garanzia del prodotto acquistato, solitamente 2 anni;
  • rette scolastiche e ricevute corsi sportivi: 1 anno (o 5 se si tratta di spese detraibili);
  • ricevute e fatture di ristoranti e alberghi: 6 mesi;
Banca e assicurazioni:
  • estratti conto corrente bancario: 10 anni;
  • cambiali: 3 anni dalla scadenza;
  • quietanze di assicurazioni: 1 anno dalla scadenza (o per il tempo previsto dalle condizioni generali di contratto);
Fatture commerciali e parcelle di professionisti: 3 anni.


Marilena Berardino