È di
particolare rilevanza per l’Associazione dei Consumatori Adoc di Andria fare
chiarezza su alcuni aspetti riguardanti la tanto discussa “rottamazione delle
cartelle esattoriali”.
Tutti gli uffici di Equitalia presenti sul
territorio, all’apertura dei battenti, dovranno mettere a disposizione i moduli
per richiedere la «definizione agevolata». Ma l’invio della domanda potrà
essere fatto anche con una semplice e-mail o con posta elettronica certificata.
Attenzione però, qualche modifica potrebbe ancora essere possibile: proprio questa settimana la commissione Bilancio della Camera esaminerà le proposte di modifica al decreto, che prevedono tra l'altro un allungamento del periodo di rateizzazione.
Attenzione però, qualche modifica potrebbe ancora essere possibile: proprio questa settimana la commissione Bilancio della Camera esaminerà le proposte di modifica al decreto, che prevedono tra l'altro un allungamento del periodo di rateizzazione.
L’adesione parte dal 7 novembre e
dovrà essere fatta entro il 23 gennaio. Sul modulo di adesione, che ha il
codice 'DA1' i contribuenti, dopo essersi identificati, devono indicare le
cartelle Equitalia (e i relativi "carichi") per le quali chiedono la
definizione agevolata, definendo la modalità di pagamento che potrà essere
effettuata in unica soluzione o dilazionata in un massimo di quattro rate,
l’ultima delle quali va saldata entro il 15 marzo 2018. Nel caso in cui vi
fossero eventuali giudizi pendenti occorre rinunciare.
La rottamazione vale per tutte le cartelle
esattoriali, non solo per quelle di Equitalia. In pratica potranno essere
pagate senza interessi e sanzioni anche le iscrizioni a ruolo fatte dagli altri
concessionari. La norma riguarda i ruoli relativi agli anni 2000-2015. Sarà
possibile usufruire dello «sconto» anche per l’Iva, ma solo se l’imposta non
riguarda il pagamento all’importazione. Per le multe stradali, invece, lo
sconto riguarda i soli interessi e le altre maggiorazioni previste. Anche su
questo potrebbero arrivare novità con la possibilità dei singoli comuni di non
permettere la rottamazione.
Dopo l’adesione, ed entro il 24 aprile, Equitalia
dovrà comunicare a chi ha aderito l’importo complessivo dovuto e le singole
rate, con la data di scadenza di ciascuna. Unitamente all’adesione saranno
inviati anche i relativi bollettini.
Al momento sono previste solo quattro rate. Ma in
parlamento il dibattito è aperto per un allungamento del periodo, fino a tutto
il 2018. Al momento le prime due rate saranno pari ciascuna ad un terzo del
dovuto, le ultime due ad un sesto. Sulle rate saranno calcolati gli interessi
ma chi vuole può pagare in un’unica soluzione. Le prime tre rate dovranno
essere comunque versate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo
2018.
Attenzione però! Il fisco sarà
inflessibile per chi non paga le rate previste, ma anche per chi lo fa in modo
ridotto o ritardato. Salta la "rottamazione" e tornano a scattare
sanzioni e interessi delle vecchie cartelle.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, il
versamento della "cartella scontata" potrà essere fatto anche con la
domiciliazione sul conto della banca, oppure con i bollettini precompilati.
Possibile anche versare direttamente agli sportelli Equitalia.
Anche i contribuenti che hanno già in parte
pagato la cartella, magari attraverso il meccanismo della rateizzazione,
potranno aderire alla «definizione agevolata». In questo caso l’importo da
pagare sarà quello del debito residuo sul capitale. Mentre le sanzioni e gli
interessi già pagati non si potranno recuperare. Per coloro che invece hanno
una rateazione in corso: chi aderisce si bloccano le rate concordate; la revoca
scatta con il primo pagamento della definizione agevolata, quindi vanno versate
le eventuali rate in cadenza quest’anno fino a tutto dicembre.
Inoltre per aderire, il contribuente, dovrà
espressamente dichiarare di rinunciare ad eventuali procedimenti aperti davanti
alle commissioni tributarie o ai tribunali. In pratica dovrà rinunciare a
potare avanti le liti relative alla cartella che sta versando.
Dalla presentazione della richiesta di adesione
alla definizione agevolata si fermano i tempi di prescrizione e decadenza ma
anche quelli per le ''azioni esecutive» del fisco, come le ganasce fiscali o il
pignoramento. Non si fermano però le operazioni già scattate.