Per quasi la totalità della popolazione italiana la situazione “bolletta elettrica” sta cambiando radicalmente, o meglio, il cambiamento è iniziato circa due anni fa, nel 2016, quando è stato scelto un sistema di pagamento dell’energia non più basato sulla progressività, che permetteva a chi consumava di meno di pagare meno, ma basato prevalentemente sui costi fissi.
In che cosa consiste il cambiamento? Se prima di quest’anno la bolletta era costituita da tre diverse tariffe (D1, D2, D3), da quest’anno ci sarà esclusivamente la Tariffa Domestica (TD). Con quest’ultima cambierà il modo in cui si determinano i servizi di rete e gli oneri generali. Le spese di trasporto saranno uguali per tutti, mentre gli oneri saranno differenziati a seconda della tipologia di clientela, residenziale o no.
Tra le intenzioni che hanno portato a questo cambiamento, c’è quella di incentivare l’utilizzo di sistemi energetici efficienti, come le pompe di calore, che sfruttano fonti di energia rinnovabile. Del resto, chi ha già scelto per la propria casa sistemi elettrici preferendoli a quelli a gas inizierà dalla prima bolletta del nuovo anno a vedere i benefici del cambio tariffario. Questo infatti farà notevolmente risparmiare coloro che consumano più di 2700 kWh all’anno (si parla di circa 70 euro risparmiati), invece per gli altri ci sarà un aumento annuale stimato circa a 50 euro.
Chi invece fa ancora uso di sistemi a gas è in tempo per pensare di approfittare di questa modifica nel sistema di tariffazione per fare degli interventi atti al miglioramento dell’efficienza energetica nelle abitazioni: l’ideale sarebbe ad esempio sostituire i piani cottura a gas con quelli ad induzione o installare scaldabagni elettrici al posto di quelli a gas per usufruire dell’acqua calda.
Per avere un ulteriore risparmio la strada da seguire è quella del rinnovabile, più precisamente stiamo parlando del Solare Termico. Questo sistema infatti permette di trasformare l’energia solare in calore atto a riscaldare l’acqua e ciò comporterebbe non solo un risparmio economico consistente ma anche una maggiore sostenibilità per l’ambiente, riducendo le emissioni di CO2e di altre sostanze inquinanti.
Ad incentivare questi cambi ci sarebbe anche la possibilità di richiedere al proprio Comune di residenza un bonus elettrico che permette di beneficiare di uno sconto del 30% sulle tariffe dell’energia alle famiglie numerose, con problemi economici consistenti o con membri affetti da malattie gravi.
Le modifiche al metodo di tariffazione sarebbero dovute terminare ed entrare completamente in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, ma il Governo Italiano, assieme all’AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas, e il Sistema Idrico) hanno prolungato questo termine fino al 1° gennaio del 2019 per non gravare su quelle famiglie che verranno maggiormente penalizzate da questo cambiamento e che già da quest’anno si ritroveranno ad affrontare spese più alte rispetto agli anni passati.
Adoc Andria - Trani