lunedì 23 aprile 2018

Affrontiamo il tema del sovraindebitamento



Complice la crisi economica, sono sempre di più gli italiani che si trovano a dover affrontare improvvisamente situazioni di difficoltà.
Si parla in questi casi di Sovraindebitamento, una nuova parola introdotta nel nostro codice civile dalla Legge 3/2012: il sovraindebitamento non è altro che la difficile condizione di coloro che non riescono a ripagare i propri debiti con le loro disponibilità economiche.
A subire maggiormente questo fenomeno è indubbiamente la parte più debole della società, cioè lavoratori, pensionati, artigiani e piccole attività economiche in genenare.
Anche il mondo dell’agricoltura è fortemente interessato a questo fenomeno con numerose aziende che in difficoltà per l’impossibilità di onorare i propri debiti.
Approvata a fine 2012, la normativa sul sovraindebitamento, introduce una novità rivoluzionaria per tutti i soggetti che, secondo l’odinamento italiano, non rientrano nelle disposizioni previste dalla legge fallimentare: è diritto del debitore liberarsi dalla pressione di debiti diventati insostenibili riportandoli a quanto effettivamente può essere pagato nella situazione economica attuale.
Il debitore può ottenere che i creditori siano soddisfatti da quanto può realmente pagare: l’ammontare del debito che non può essere pagato alla fine della procedura verrà esdebitato, cioè cancellato con piena riabilitazione di chi ha usufruito della Legge 3/2012.
In conclusione, la Legge 3/2012 tutela il debitore dal rischio di perdere tutto e di essere esonerato a vita da ogni forma di attività economica, normativa di civiltà da tempo in vigore negli altri Paesi europei: grazie al «fresh – start», come viene chiamato nel Regno Unito, è possibile uscire dal problema del debito e ritornare a vivere una vita dignitosa e serena.