martedì 6 ottobre 2015

Contratti a distanza con clausole e notifiche chiare: stretta Agcom agli operatori telefonici.



Per ciò che concerne i contratti a distanza e per quelli effettuati con un operatore telefonico sono in arrivo nuove disposizioni a tutela del consumatore. Con le nuove disposizioni gli operatori sono adesso obbligati a pubblicare sui propri siti in quale modo concludono i contratti a distanza. "E' una novità importante perché adesso l'utente non sa quando e come un contratto viene concluso. In questo modo vi è maggiore chiarezza e più trasparenza a tutela dei consumatori.

Un'altra nuova tutela è l'obbligo per l'operatore di seguire modalità precise di comunicazione all'utente per tutte le modifiche contrattuali. Finora infatti era possibile inviare un semplice sms o una mail per rendere note le modifiche contrattuali.
Le nuove modalità faranno capire subito all'utente che quella comunicazione è una modifica contrattuale a suo danno e che si ha diritto a un recesso gratuito.

Per ulteriori informazioni, circa le nuove pratiche di revisione contrattuale, recatevi presso la nostra sede sita in Andria alla via Ugo Bassi, 53, oppure contattateci allo 0883/884840. 

venerdì 2 ottobre 2015

Cambio tariffe Telecom: occhio alle scadenze e ai costi di disattivazione


Dal mese di maggio, a tutti gli utenti Telecom Italia, sono stati disattivati i vecchi piani tariffari e sostituiti con nuove proposte, questo anche in prospettiva di unire il marchio Telecom a quello di Tim.
Questa procedura però ha creato non pochi problemi.
La prima problematica riguarda la scelta da parte di Telecom di trasferire gli utenti del cosiddetto Servizio Universale obbligandoli di fatto a pagare 10 euro in più al mese.
Il Garante è intervenuto e ha imposto a Telecom di permettere a questi utenti di tornare alla tariffa base senza pagare nulla.
In ogni caso, è ancora possibile richiedere la non trasferibilità del proprio contratto di telefonia fissa, in quanto tornare alla tariffa base rappresenta un diritto per l’utente.

Adoc assiste i propri utenti in tali pratiche. Recatevi presso la nostra sede sita in Andria alla via Ugo Bassi, 53 oppure contattateci al numero 0883/884840.

Sono legittimi i costi di disattivazione di utenze telefoniche?


Le Società operatrici di telefonia, reti televisive e comunicazione elettronica offrono spesso promozioni allettanti, che invogliano i consumatori a cambiare operatore, al fine di ottenere un risparmio sulle precedenti bollette. Tali contratti generalmente sono frutto di prestampati che non sempre risultano essere vantaggiosi per il cliente e che spesso prevedono clausole di disattivazione che implicano costi.
Circa la legittimità di tale prassi sono stati sollevati numerosi dubbi dato che, il tutto, si sostanzia in un corrispettivo per l’esercizio di un diritto, quale è quello a recedere dal contratto.
Per valutare la correttezza di tale comportamento occorre distinguere due ipotesi: il caso in cui il contratto abbia un termine di scadenza, e quella in cui sia invece a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato, in virtù del principio di vincolatività del contratto, è ammissibile la clausola contrattuale che “limiti” l’esercizio del diritto di recesso, prevedendo un corrispettivo al quale è subordinata la validità del recesso.
Per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, invece, si applica il principio di temporaneità, secondo cui il nostro ordinamento non ammette vincoli perpetui.
Al riguardo, la legge Bersani ha di fatto messo dei paletti ben precisi all’applicazione di “penali” da disattivazione del contratto. Tale legge ha vietato l’applicazione di qualunque penale o prezzo connesso alla migrazione o disdetta che non fosse giustificato da “costi degli operatori”.

 Nel caso in cui, anche voi, vi ritrovereste in tale situazione recatevi presso la nostra sede sita in Andria, alla via Ugo Bassi, 53 oppure contattateci al numero 0883/884840.