Da molti anni a questa parte si sta parlando di lampadine a LED come ottime sostitute dell’alogena: questo perché gradualmente si sta cercando di eliminare tutti i supporti a bassa resa energetica a favore di nuovi strumenti che innanzitutto siano maggiormente sostenibili per l’ambiente e anche più efficienti a livello energetico.
Il Piano di Efficienza Energetica approvato dall’Unione Europea nel 2011 parlava chiaro: l’obiettivo è di raggiungere un approvvigionamento energetico sostenibile e di diminuire le emissioni di gas serra. A seguito di ciò, nel 2016, correva voce di una normativa Europea che mettesse al bando in modo definitivo le lampadine tradizionali. I produttori di supporti di illuminazione, inoltre, in quel periodo avevano ricevuto un fermo stop per la produzione di lampade alogene: da quel momento in poi, queste sarebbero state vendute nei punti vendita fino ad esaurimento scorte.
Se questo era però solo un monito da parte dell’UE, dal 1° settembre 2018 la normativa sarà effettiva su tutti i fronti: non sarà più possibile vendere, e di conseguenza acquistare lampade alogene all’interno dei punti vendita. Al loro posto saranno da preferire lampadine a LED, che come già detto in precedenza, hanno molti più vantaggi sia dal punto di vista ecologico (al contrario dei LED, le lampadine alogene contengono tracce di mercurio, dannoso per l’ambiente) che da quello economico, giacché la durata media di una luce a LED va da 30.000 a 100.000 ore, andando a favore delle tasche della popolazione, che non sarà più costretta a cambiare ogni anno le lampadine della propria abitazione.
Chi è davvero a conoscenza di questa nuova normativa? Strano ma vero, gli italiani sono quelli che in Europa ne sanno di più. Secondo una recente indagine, infatti, il 57% degli intervistati in Italia è a conoscenza di questa normativa, anche se circa un terzo della popolazione acquista ancora lampadine tradizionali; francesi, svedesi e tedeschi si aggirano sul 40-50% e in coda troviamo gli inglesi, solo il 35% degli intervistati è consapevole del cambiamento in atto.
Adoc Andria - Trani
Miriana e Luca